IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO
ne ho mai voluto sapere, anzi mi ha sempre inspirato un profondo disgusto. - Ah! ... Burlone! ... - Parlo sul serio, signor Mendoza. - Il fatto è che
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, amico. - Silenzio! - disse il conte, il quale aveva cacciato la testa dentro l'abbaino. - Mi pare che qualcuno russi. - Ah, diavolo! - borbottò Mendoza
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delle pergamene. - Ah! ... Siete voi, signore? disse, alzando il capo e fissando sul conte uno sguardo acutissimo. Avete presa adunque la vostra decisione
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, gli interruppe la frase. - Ah! - esclamò, volgendosi verso il guascone che gli stava vicino, facendo saltellare nella tasca i suoi famosi dobloni
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. Desidero che quella gente veda bene che io sono un fanalista. - E se qualcuno conoscesse il vecchio che abbiamo legato ed abbiamo imbavagliato. - Ah
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come per chieder loro qualche aiuto. - Ah, ah! - esclamò il guascone, scoppiando in una risata. - Hanno trovato il loro pane e non saranno essi che
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. - Preferireste trovare invece la buona marchesa? - disse il guascone. - Ah, quella sí e ben volentieri, - rispose il conte. Non l'ho mai dimenticata. - La
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signora, specialmente quando è bella e amabile come voi. - Ah, conte! ... Si era alzata. Fece con la mano un gesto d'addio ai cavalieri che stavano
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presto. Questa commedia non può durare a lungo, e la mia impresa potrebbe finire qui. Ah, se potessi vedere la marchesa per dieci minuti soli, mi
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della madre lingua; poi ho soggiornato molto anche in Italia. - Ecco perché voi parlate cosí dolcemente. Ah, l'Italia! Anch'io l'ho visitata ... E venite
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spadaccini del mondo, esclusi gl'italiani. Ah! ... Quelli sono veramente terribili e fanno sudare a freddo ed a caldo. - Tirate, invece di chiacchierare
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signor di Ventimiglia. - Mi rincresce che manchi qui un po' d'antipasto. Ah! ... Come divorerei in contraccambio i bellissimi occhi di questa simpatica
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dice nulla, - disse il guascone. - Perdinci! ... Vuol dire che quando un basco ha detto una cosa, vivo o morto, sarà sempre quella. - Ah! ... Ho capito
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breve silenzio, rispose: - La vostra domanda mi stupisce un po'. - Ah! - fece il conte. - Mi direte allora chi era, quindici anni or sono, il
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perfettamente tranquillo per lui. Ah, me lo ero immaginato! Che brutta faccenda se avessimo lasciato questo asilo ... Le vedete, signor conte? - Chi? - Le
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soffi un po' troppo, - rispose l'avventuriero. - Dategli un calcio. - Ah! ... Diamine! ... Mi pare che la cosa sia un po' difficile! - Infilatelo. - È
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rinunziato fino a questa sera al comando. Il marchese aggrottò la fronte poi, dopo d'aver guardato attentamente il guascone, disse: - Ah! Siete uno
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ne ricordo come fosse ieri, - proseguí il guascone. - Vi era un concerto quella sera nella dimora principesca dei Montelimar. Ah! ... Che splendida
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, trinciando l'aria colla sua draghinassa. - Ah! ... Ci vuole ben altro per appiccare della gente come noi! ... - Già, - disse il fiammingo. - Gente come
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. - Dicevate, signora marchesa? ... - Non ricordo ... ah ... sí ... mi avete detto che da due giorni le cinquantine vi danno la caccia. - E con molti
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di darvi nelle mani la fortezza. Il gentiluomo guardò attentamente l'avventuriero, poi disse, ridendo: - Ah! ... Il famoso guascone! ... Credevo di
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- rispose don Barrejo, con un sospiro. - Ah, quell'Alicante! ... - Tacete, o mi farete venire una sete rabbiosa. - Io l'ho di già, basco! - E pensare che
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, ancora! Bisogna che affoghi i ricordi lontani! Ah, la triste sorte che mi ha colpito! Il viso del fiero bucaniere si era spaventosamente alterato. Non
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stupore nel riconoscere la propria corazza e le proprie vesti che il conte indossava. - Ah, camerata! - esclamò sbarrando gli occhi. Poi, volgendosi
Accademia della crusca
